dora
(venerdì 27 maggio 2011)
Categoria:
Affetto
La mia compagna di stanza
Quando facevo il secondo anno di università, arrivò una nuova ragazza che è stata la mia compagna di stanza per 5 anni.
I miei genitori mi avevano messa -dietro suggerimento di mio fratello, che era universitario già da 4 anni-, in un pensionato, gestito da due signorine attempate (avevano allora intorno ai 40 e 43 anni), e dalla loro madre. Ero andata lì perchè mio fratello, appunto, aveva constatato di persona che i "ragazzi" non potevano entrare, e quando venivano a prendere le loro ragazze, dovevano aspettare nell'androne del portone. Quello era il posto adatto a una ragazza perbene, come sua sorella!!!
Le titolari del pensionato avevano avuto un ristorante e facevano quindi pensione completa.
Anche per questo arrivò Clelia. Era l'unica di noi che lavorava (noi altre 9 eravamo tutte universitarie), e perciò trovava "comodo" stare in un posto dove trovava pronti i pasti. Clelia non era una figlia di papà come quasi tutte noi altre, aveva il diploma da maestra ed era venuta dal trentino perchè a Bologna aveva trovato lavoro. Aveva 22 anni, allora e io 19.
E' sempre stata una grande lavoratrice, fino da allora.L'ho vista lavorare spesso anche la domenica! Ora è consulente del lavoro.
Ha fatto da madrina al secondo dei miei ragazzi e pur vivendo lei ancora a Bologna con suo marito, ci vediamo ancora di quando in quando. Hanno un appartamentino a Cervia, perciò domani sera andrò a cena da lei, da quella che chiamo ancora "la mia befana", la mia compagna di stanza, l'amica dei giorni più belli della mia vita: CLELIA.